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PARLANO DI NOI



AL MERCATO CON IL "GAS"

Contro il caro-vita nasce il Gruppo di acquisto solidale
I "consumatori critici" cercano prodotti biologici locali che garantiscano onestà nei prezzi e ottima qualità Chiedete a una persona cosa teme quando va a fare la spesa. Vi risponderà: portafoglio e qualità dei prodotti. Cibi non certificati e di provenienza ignota, cari e forse poco salutari: il dubbio tocca tutti quelli che giornalmente vanno a fare la spesa. Cosa porto in tavola? Mi fido dei prodotti? C'era una volta una tavola imbandita di piatti sani. Il pollo arrosto allevato dal vicino, l'insalatina verde del proprio orto, la frutta bruttarella e piccola ma dolce come il miele, la farina del vecchio mulino, il pane senza conservanti, fragrante e caldo. E infine, perché "la bocca non è stracca finché non sa di vacca", un bel formaggio dal sapore di latte. Oggi le cose sono molto diverse. Un retrogusto "plastificato" e uniforme dei cibi, dall'aspetto bellissimo ma poco realistico, e tanta paura di mangiare cose non fresche. È da questa insoddisfazione che in tutto il Bel Paese nascono i Gas, Gruppi di acquisto solidale, uniti dall'obiettivo comune di consumare bene e a poco prezzo, cancellando gli intermediari. I "consumatori critici" scelgono cosa portare alla propria tavola e che detersivi usare nel rispetto di ambiente e diritti umani dei lavoratori. Una vera filosofia del consumo alternativa e una scelta di vita, che vogliono influenzare la rigida logica commerciale di oggi, secondo la quale si compra quel che capita, in tutta fretta e facendoci ingannare dagli sconti. Basta raggruppare un certo numero di famiglie, cercare dei produttori locali certificati e di fiducia, stilare una lista ciascuno ed eleggere un referente che vada ad acquistare per tutti una spesa attenta e economica. A Senigallia il Gas esiste da un anno e mezzo ed è composto di una decina di persone. Angelo Cattaneo, uno dei referenti, ci racconta: "Il primo motivo per noi era quello di trovare un accordo comune per ritrovarci più spesso. Cominciammo col chiamarci Il Cortile, per riscoprire l'antico luogo di ritrovo, aiuto e sostegno tra famiglie. Oggi siamo un Gass (l'ultima s sta per Senigallia). Siamo partiti alla ricerca di piccoli produttori locali biologici, suggeriti da una lista fornita da Amab, e abbiamo instaurato rapporti di amicizia e fiducia con loro. Siamo andati pure a raccogliere frutta e patate per sostenerli. A Roncitelli c'è il mulino che ci dà farina e cereali, al Vallone e a Scapezzano altri fornitori, ma riceviamo anche arance dalla Sicilia. Abbiamo instaurato un legame con un frutticoltore biologico della Val di Non, che ci porta mele in grossi quantitativi: l'ultimo ordine era di 4 quintali! I gruppi Gas non sono troppi numerosi, per problemi di rifornimento. È già in creazione un secondo Gas a Senigallia e l'idea prende sempre più piede". L'attaccamento ai prodotti marchigiani tipici e dal sapore "di una volta", alla propria terra e alla qualità di quel che si mangia diventano attori protagonisti.
Corriere Adriatico, 2 febbraio 2004